Perchè viaggiare è per pochi

Fin dall’antichità gli spostamenti fanno parte integrante della vita dell’uomo. Dalla necessità di spostarsi per approvvigionarsi fino al Grand Tour culturale, viaggiare ha da sempre lasciato un segno indelebile nella memoria di chi lo affronta.

Scopriamo insieme perché viaggiare porta beneficio alla mente ed al corpo.

Qual è la motivazione che ti spinge a viaggiare?

Possono essere tantissime le motivazioni che spingono una persona a viaggiare, fin troppe, il che rende impossibile l’argomentazione dettagliata, però, pare che ce ne sia una che le accomuna tutte: la ricerca di una “stimolazione ottimale”.

Respirare l’aria speziata di Marrakech, rinfrescarsi con una sangria in un caldo pomeriggio a Valencia, applaudire al tramonto a Pedernales… Qualsiasi sia la ragione che ci spinge a viaggiare sappiamo che amiamo farlo.

Che sia una breve gita fuori porta o un viaggio lungo settimane, ogni volta che aggiungiamo una bandierina sulla cartina del mondo abbiamo una storia nuova da raccontare. Da quando iniziamo a pensare alla meta siamo mossi da precise motivazioni, consapevoli o meno, che ci spingono a voler evadere, conoscere, esplorare o rilassarci. È difficile pensare a una motivazione univoca poiché ognuno di noi ha dei precisi bisogni da soddisfare e obiettivi da raggiungere.

Sei un viaggiatore “push” o “pull”?

Si possono distinguere due forze principali che ci spingono a viaggiare: i fattori di spinta (push) e i fattori di attrazione (pull).

I primi sono fattori legati più a scelte socio-psicologiche di tipo emozionale come, ad esempio, il bisogno di relax, di socializzazione, di fare altro e farlo altrove.

I secondi, invece, vengono “solleticati” dal bisogno di avventura, di novità e dalla destinazione stessa che quindi deve possedere determinate caratteristiche che vengono vissute come arricchimento personale (ad es.: un viaggio culturale).

Tu ti definisci viaggiatore o turista?

Da un viaggiatore “pull” sentiremmo dire che “la parte migliore del viaggio non è la meta ma il percorso per raggiungerla”.

Un viaggiatore “push”, invece, difficilmente potrebbe rinunciare al suo braccialetto all-inclusive in un resort da sogno che trasuda pace e tranquillità.

Ecco quindi quali sono i benefici di un viaggio:

Non importa la destinazione, il come ci arrivi e come ti sei organizzato. Dal momento in cui inizia a pensare alla tua prossima rotta il tuo cervello sta già rilasciando endorfine.

#1 Riduzione evidente dello stress

Viaggiare è un ottimo metodo anti stress perché sposta l’attenzione dai problemi e dalle ruminazioni che provocano ansia, insonnia e depressione e la concentra su pensieri positivi, sul qui e ora, sulla consapevolezza sensoriale, migliorando il nostro stato di salute fisica ed emotiva.

La libertà di uscire dai ruoli e liberarsi dalle maschere che il quotidiano ci impone permette di ritrovare il piacere della semplice spensieratezza, il gusto del gioco e della libertà intesa come spazio mentale che i bambini hanno innato ma che gli adulti col tempo perdono.

La tua mente scollega la vita quotidiana e comincia rilassarsi. Bastano solo tre giorni di vacanza per sentirsi più riposati e riacquisire il buonumore a lungo termine.

#2 Scoprire quanto vale il tuo tempo

Siamo in un’epoca in cui nella vita quotidiana sei sommersa di cose da fare, ti organizzi con mille “to do list”, agende colorate e notifiche su Google Calendar.

Alle volte ti sembra di non avere neanche il tempo di farti un bel bagno caldo solo perché non l’hai programmato durante la giornata.

Quante volte ti sei detta “avrei bisogno che le giornate siano di 36 ore per fare tutto?”

L’unico motivo per cui abbiamo iniziato a fingere che il tempo potesse essere oggettivamente misurato in cose come ore o giorni era comunque per il bene del mercato globale.

Durante la vita ordinaria, il tempo sembra passare ad un ritmo normale e usiamo certi marcatori come l’inizio della giornata lavorativa, i fine settimana e l’ora di coricarsi per valutare il ritmo delle cose.

Ma una volta che andiamo in vacanza, la stimolazione di nuovi luoghi, suoni ed esperienze dà vita a una quantità sproporzionata di novità che provoca questi disallineamenti di questi due tipi di tempo. Il risultato è una percezione distorta del tempo.

Qualunque siano le cose che in vacanza ti fanno perdere il senso del tempo, prenditi un momento per apprezzarne la stranezza assoluta e goditelo prima di tornare al giogo della routine quotidiana.

#3 Viaggiare apre la mente

“Il viaggio è fatale al pregiudizio, al bigottismo e alla ristrettezza mentale, e molti di noi ne hanno estremamente bisogno proprio per questo motivo. Le vedute ampie, sane e buone non possono essere acquisite vegetando tutta la vita in un piccolo angolo della Terra”.

Mark Twain

Molti filosofi hanno sottolineato più volte come la visione unilaterale di una singola persona impedisce di capire ed immedesimarsi nelle diverse realtà.

Uscire dal tuo giardino quotidiano e viaggiare in paesi e luoghi differenti con l’intenzione di scoprire altro e allontanarti da ciò che conosci, allarga inevitabilmente la mente e incide sulla personalità. 

Gli stereotipi vengono abbattuti così come i pregiudizi. Sei cittadina del mondo, se potessi farlo, saresti sempre in viaggio e l’idea di non poter vedere tutti i luoghi di questo pianeta ti consuma. Oltre a farti scoprire il mondo a livello culturale, viaggiare apporta anche numerosi benefici.

Aumenta la creatività a causa dell’immersione culturale e della scoperta di nuove prospettive.

Migliora la capacità di risolvere i problemi per Il semplice fatto di vivere in un’altra cultura per un tempo prolungato apre la mente e aiuta a capire che una cosa può avere significati diversi.

Rende più umili Come non essere umili di fronte a un mondo gigantesco che ci offre sempre spettacoli meravigliosi?

Viaggiare per sperimentare cose nuove ci predispone a provare nuove esperienze, anche nel quotidiano.

Viaggiare con una certa frequenza, inoltre, dissolve le paure e ci rende persone molto più coraggiose.

Sono state realizzate numerose ricerche che dimostrano che la natura è in grado di migliorare la memoria. La ragione è ovvia: l’aria aperta rinfresca i sensi in un modo unico.

Aiuta a reinventarti. Viaggiare aiuta le persone a riscoprire il significato della loro vita, a imbarcarsi in un nuovo inizio o a concentrarsi su un nuovo progetto.

Rende più pazienti. Quante volte vi siete arrabbiati perché il vostro treno era in ritardo? In generale, l’attesa mette a dura prova la nostra psiche; gestire le reazioni in casi di questo tipo è un ottimo allenamento della resistenza mentale.

Avere a che fare con ritardi, contrattempi e culture diverse mentre viaggiate, vi rende persone molto più pazienti e comprensive. Non dimenticate che la pazienza è la virtù dei forti.

Per ultimo, viaggiare rende felici!

Non perdere l’occasione per essere felice in un piccolo capitolo della tua vita!

Prendi le redini in mano del tuo presente, fai i conti con te stesso e se te la senti… immagina la tua nuova meta!

Scopri tutte le novità sul sito www.bibiviaggi.com, se non trovi l’ispirazione, scrivimi, realizzerò il viaggio in base ai tuoi desideri!

A presto!

Bibi 💗

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