Venezia detta “La Serenissima” viene considerata da molti la città più bella del mondo
Venezia è, in primo luogo, un’opera d’arte a cielo aperto unica al mondo e, poi, una città suggestiva e romantica in cui, se volgi lo sguardo, tutto diventa meraviglia e malinconia intorno a te.
Bella ma caotica
Purtroppo, non è facile da esplorare siccome è spesso stracolma di curiosi turisti da dribblare con passo deciso per raggiungere velocemente la tua meta e traboccante di stradine scomode e strette che, senza accorgertene, ti conducono verso la felicità.
Costruita interamente sull’acqua, Venezia si vanta delle sue architetture insolite, custodisce numerosi tesori d’arte come chiese, palazzi, musei e ponti e conserva innumerevoli storie da tramandare.
Perché viene anche chiamata La Serenissima?
Nel Medioevo Venezia era politicamente autonoma e iniziò a godere di una forte prosperità frutto delle sue attività marittime. La città venne classificata come Repubblica Marinara, insieme ad Amalfi (clicca per contenuti esclusivi su Amalfi) , Genova e Pisa. L’autonomia di Venezia era organizzata attorno a diverse istituzioni guidate dal Doge, il massimo esponente politico. Attorno a questa figura, definito dai veneziani come “Serenissimo”, il nomignolo La Serenissima pare essersi diffuso per indicare la città.
A Venezia il turista è un ospite
Un’altra ipotesi considera il clima che si respirava nella città lagunare durante i suoi anni d’oro: un commercio sviluppatissimo che raggiungeva l’Est del mondo, abilità nautiche incomparabili e un’economia estremamente rigogliosa in grado di donare prosperità ai suoi abitanti. In un tale contesto, in città si sviluppò un particolare sentimento di tolleranza, soprattutto nei confronti degli stranieri che giungevano a Venezia per motivi legati alla sua economia. Regnavano la pace e la tranquillità, così sentiti da renderla indipendente e “serena” sino al XVIII secolo nonostante l’invasione turca in atto. Un’ultima versione lega la nascita di questo appellativo al titolo posseduto dai reggenti di Bisanzio che venivano definiti “Serenissimi”. Venezia dipese dai reggenti formalmente sino al 1453, anno durante il quale Bisanzio cadde definitivamente, lasciando però il nomignolo in eredità alla città.
Venezia anche ora è Serenissima e rende serenissimo l’animo
In ogni angolo si nasconde una curiosità, una leggenda o un dettaglio da fotografare: qui tutto è speciale, dai viaggi in vaporetto o in gondola, alle lunghe escursioni rigorosamente a piedi tra gli storici palazzi che s’imbattono in ponti e in ponticelli. Mi sono accorta che a Venezia è tutto più lento, come se l’intera città seguisse il movimento molleggiato delle onde che la sostengono.

Spoiler: il reggae è una delle musiche che i veneziani amano di più!
Ma Venezia merita realmente di essere visitata?
Sicuramente rappresenta un concetto di vita differente, le auto non esistono e le barche diventano il mezzo di trasporto per eccellenza, dopo i tuoi piedi. Ma muovere le gambe, si sa, muove anche i tuoi pensieri, e camminando il cervello si svuota e la testa, a sorpresa, diventa più creativa. Non male, eh? Ti renderai conto che non è poi così comodo stare chiusi in macchina nel traffico senza poter leggere, scrivere o semplicemente permettersi di perdere l’attenzione e guardarsi intorno.
Sono stata a Venezia diverse volte in un solo anno e mi sono resa conto di quanto sia eclettica, a volte elegante, talvolta molto popolare, ma sempre molto bella, bella davvero.
Il periodo migliore dell’anno per conoscerla
Ogni stagione ha i suoi pro e i suoi contro. L’inverno è rigido, specialmente a gennaio e a febbraio. Nei mesi precedenti, a novembre e dicembre, c’è il problema dell’acqua alta che parrebbe essere risolto grazie al MOSE, Modulo Sperimentale Elettromeccanico, progetto ideato e sviluppato con l’intento di proteggere Venezia da questo disagio.
D’altro canto, a febbraio c’è anche il Carnevale che andrebbe visto almeno una volta nella vita. Quest’anno, dal 4 al 21 febbraio, strade e piazze torneranno a risuonare di musica e spettacoli per un Carnevale diffuso in tutto il territorio cittadino, dalle isole alla terraferma.

Un’edizione che vede ancora una volta la firma del Direttore Artistico e scenografo del Teatro La Fenice Massimo Checchetto. Un evento straordinario da non perdere.
In primavera, invece, il flusso turistico si fa davvero massiccio, soprattutto tra metà aprile e giugno, quando le temperature diventano piacevoli e le giornate si allungano.
Arriva poi l’estate. Luglio e agosto sono mesi difficili dal punto di vista climatico, con temperature a volte molto elevate e un caldo percepito ancora più insopportabile per via dell’umidità.
Come spostarsi?
Fondamentalmente puoi arrivare a Venezia in auto, autobus, treno o aereo. I miei mezzi di trasporto
preferiti sono quelli che ti portano direttamente in città: l’autobus e il treno.
Flixbus, ad esempio, con i suoi costi ridotti parte da diverse città italiane e porta fino all’Isola di Tronchetto, da cui è facile spostarsi ovunque con il vaporetto oppure a piedi.
Ancora meglio è il treno: sia Italo sia Trenitalia portano a Venezia da tantissime città italiane, spesso anche a prezzi molto buoni. La Stazione Santa Lucia è una delle espressioni più belle di Venezia: non solo perché da lì sei già dentro la città, pronto a muoverti ovunque con facilità ma, soprattutto, la vista di Venezia appena si esce dalla stazione è una di quelle cose che ti fa dire “oooh” ogni volta che arrivi, anche se ci sei stato già decine di volte.
Infine c’è l’auto: comodissima per spostarsi ovunque ma, nel caso di Venezia, mi sento di sconsigliare un po’.
Alloggiare in punti strategici
Se hai in mente un viaggio low cost a Venezia e hai bisogno di risparmiare il più possibile, una buona idea sarebbe alloggiare a Mestre, dove si trovano soluzioni sicuramente più accessibili. Spostarsi da Mestre al Venezia è veloce (una decina di minuti) ed economico: dalla Stazione di Mestre partono gli autobus (ca. 1,50€ a tratta) per Piazzale Roma, oppure i treni (ca. 1,35€ a tratta) per Venezia Santa Lucia. In questi casi, assicurati soltanto che gli orari dei tragitti siano conformi alle tue necessità, specialmente la sera, e tieni presente che potrai trovare i mezzi molto affollati negli orari di punta.
Cosa rifarei altre mille volte
Venezia ci insegna che persino al bello è possibile abituarsi, e per questo motivo è indispensabile tenere gli occhi spalancati e lo spirito vivo per incantarci delle bellezze che ci circondano, dai tramonti più suggestivi ai piccioni che si gonfiano per il freddo.
Cosa rifarei altre mille volte?
Un pic-nic al tramonto di Sant’Elena, soprattutto per la festa del Redentore.
Il tour al Peggy Guggenheim sul Canal Grande, una mostra a Palazzo Venier di opere d’arte.
Uno spritz al caffè Florian in piazza San Marco, il più antico caffè italiano e del mondo.
La degustazione di cicchetti al baccalà mantecato tipici dei bàcari veneziani.

Se sei già stata a Venezia, scrivimi nei commenti qual è stata l’esperienza che ricorderai per sempre!
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Alla prossima!
Valentina 💓